Prende il via la 63/a edizione del Premio Campiello, con Giorgio Zanchini presidente della Giuria dei Letterati. Il 30 maggio a Padova si riunirà la giuria per selezionare la cinquina finalista e annunciare il Premio Opera Prima. Il vincitore sarà proclamato il 13 settembre al Teatro La Fenice di Venezia. Zanchini, nato a Roma nel 1967, è un noto giornalista Rai e autore di opere come “La cultura nei media” (Carocci, 2024) e “Esistono gli italiani?” (Rai Libri, 2023). Quest’anno la giuria si rinnova con tre nuovi membri: Rita Librandi, docenti di Linguistica e vicepresidente dell’Accademia della Crusca; Liliana Rampello, critica letteraria e saggista; e Stefano Salis, giornalista del Sole24Ore. La Fondazione Il Campiello esprime gratitudine al presidente uscente Walter Veltroni per il suo impegno e ai giurati uscenti Pierluigi Battista, Edoardo Camurri, Chiara Fenoglio ed Emanuele Zinato per il loro contributo. Gli altri membri della giuria includono Alessandro Beretta, Federico Bertoni, Daniela Brogi, Silvia Calandrelli, Daria Galateria, Lorenzo Tomasin e Roberto Vecchioni.
Possono partecipare al premio i romanzi pubblicati per la prima volta tra il 1° maggio 2024 e il 30 aprile 2025, mentre saggistica, poesia e opere tradotte non sono ammesse. Istituito nel 1962 dagli Industriali del Veneto e gestito dalla Fondazione Il Campiello, il premio rappresenta una connessione significativa tra mondo imprenditoriale e culturale, diventando una delle competizioni letterarie più importanti in Italia. Il Premio si è ampliato con iniziative come il Campiello Giovani e il Campiello Natura, coinvolgendo un pubblico sempre più vasto.