Il 2 luglio si è tenuta la 65esima edizione del Premio Globo d’oro presso la suggestiva Sala della Protomoteca al Campidoglio di Roma. Questo prestigioso riconoscimento, conferito dalla stampa estera dal 1959, celebra le eccellenze del cinema italiano alla fine di una stagione ricca di premi, come i David di Donatello e i Nastri d’argento. Durante l’evento, Pupi Avati ha ricevuto il Premio alla carriera.
Le organizzatrici, Francesca Biliotti e Constanze Templin, hanno sottolineato l’importanza di un contesto istituzionale per questo evento, evidenziando il ruolo di supporto delle istituzioni nella promozione della cultura cinematografica.
Tra le candidature spiccano film come “Il Nibbio” di Alessandro Tonda, “Le assaggiatrici” di Silvio Soldini e “La città proibita” di Gabriele Mainetti, tutti in corsa per la categoria Miglior Film e per il premio alla Migliore Regia. In competizione per la Migliore Opera Prima vi sono “La casa degli sguardi” di Luca Zingaretti, “Ciao bambino” di Edgardo Pistone e “Per il mio bene” di Mimmo Verdesca. Le nomination per i migliori interpreti comprendono Barbora Bobulova, Federica Luna Vincenti e Sonia Bergamasco, mentre per il Miglior Attore si contendono il premio Giuseppe Battiston, Fabrizio Gifuni e Claudio Santamaria.
La serata, condotta da Betty Senatore, ha visto la partecipazione del sindaco Roberto Gualtieri e dell’assessore alla cultura Massimiliano Smeriglio, i quali hanno evidenziato il supporto delle istituzioni per il cinema italiano.
Tra i premi assegnati, “Chloe” di Matthias Salzburger è stato eletto Miglior Cortometraggio; “L’arte della gioia” di Valeria Golino è stata premiata come Miglior Serie, e “Il mestiere di vivere” di Giovanna Gagliardo come Miglior Documentario. Inoltre, Barbora Bobulova e Claudio Santamaria sono stati riconosciuti rispettivamente come Miglior Attrice e Miglior Attore, mentre Gabriele Mainetti ha vinto per la Migliore Regia. Il premio per il Miglior Film è andato a “Il Nibbio”.