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Preparativi per un Attacco Atomico in Ucraina

Il 24 febbraio 2022 segna l’inizio dell’invasione russa in Ucraina e una svolta nella preparazione delle forze armate russe, in particolare per l’arsenale nucleare. Secondo Anton, ex ufficiale delle unità nucleari, quel giorno le forze nucleari russe ricevettero l’ordine di adottare un “assetto da pieno combattimento”, rendendo le armi nucleari pronte per l’uso via mare e aria. In teoria, l’esercito russo avrebbe potuto condurre un attacco nucleare immediato. Anton ha condiviso questa informazione con la BBC, mostrando documenti ufficiali a conferma della sua posizione nella base nucleare russa, la cui attività era monitorata dai servizi segreti russi. Dopo un periodo iniziale di massimo allerta, il livello di preparazione nucleare fu ridotto, ma la vigilanza rimase alta.

Tre giorni dopo l’invasione, il presidente russo Vladimir Putin mise in guardia la Nato sulla prontezza dell’arsenale nucleare russo, allertando il fronte occidentale. Nonostante ciò, l’intelligence americana non segnalò attività anomale nelle basi nucleari russe nei primi giorni della guerra, suggerendo che le forze nucleari non fossero pronte per attacchi offensivi immediati. Durante la guerra, uno dei momenti critici avvenne nell’autunno del 2022, quando Putin valutò l’uso di una “bomba sporca” per frenare l’avanzata delle truppe ucraine, generando preoccupazioni internazionali riguardo a un’eventuale escalation nucleare.

Recenti stime indicano che la Russia possiede circa 4.380 testate nucleari, di cui 1.700 operative e pronte all’uso. Nonostante molte di queste risalgano all’era sovietica e possano essere in deterioramento, Anton ha assicurato che la manutenzione è costante e rigorosa. Ciò significa che, anche se alcune testate possono essere obsolete, l’efficienza operativa dell’arsenale nucleare rimane una grave preoccupazione per la comunità internazionale. La testimonianza di Anton evidenzia la delicatezza della situazione, poiché l’arsenale nucleare russo continua a rappresentare una minaccia potenziale in un contesto di crescente tensione e conflitto.

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