Cittadinanzattiva e Federfarma hanno collaborato per la prevenzione e la medicina di genere, con un focus sulla salute cardiovascolare delle donne. Il 90% delle donne esaminate mostra almeno un fattore di rischio cardiovascolare, come emerge dalla seconda edizione della campagna “Cuore in farmacia”.
Inoltre, oltre un terzo delle donne (37,4%) presenta anomalie all’elettrocardiogramma, in particolare disturbi del ritmo e alterazioni della conduzione intraventricolare. Tra le donne con anomalie all’Ecg, il 23,6% è in sovrappeso e il 13,2% risulta obeso. A ciò si sommano altri comportamenti o condizioni che aumentano il rischio, come sedentarietà, fumo e ipercolesterolemia pregressa. Un dato preoccupante riguarda le donne già in terapia antipertensiva, di cui quasi 3 su 10 continuano ad avere valori di pressione elevati.
L’iniziativa ha coinvolto 2.328 donne tra i 40 e i 60 anni, grazie al contributo di 234 farmacie Federfarma in sei regioni italiane, offrendo un percorso gratuito di prevenzione cardiovascolare. Claudia Ciriello, responsabile del progetto per Cittadinanzattiva, ha ricordato che le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte tra le donne e il rischio aumenta dopo la menopausa. Francesca Moccia, vicesegretaria generale di Cittadinanzattiva, ha evidenziato l’importanza della prevenzione di prossimità, sottolineando il ruolo delle farmacie come presidi territoriali diffusi. Marco Cossolo, presidente di Federfarma nazionale, ha sottolineato il ruolo strategico delle farmacie, che rappresentano il presidio sanitario più vicino ai cittadini. Infine, Sergio Iavicoli, direttore generale della prevenzione presso il Ministero della Salute, ha ribadito che la rete delle farmacie è parte integrante della medicina territoriale.

