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giovedì, 12 Dicembre, 2024
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Previsioni del PIL riviste: -0,2% nel 2024

Berlino ha tagliato le previsioni di crescita per il 2024, prevedendo una recessione per il secondo anno consecutivo. Secondo il quotidiano Sueddeutsche Zeitung, il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck, annuncerà nuove stime mercoledì. Il governo tedesco ha revisionato la contrazione dell’economia per quest’anno a -0,2%, rispetto alla precedente previsione di +0,3%, con una prevista ripresa nel 2025 con un aumento dell’1,1%. Questa revisione riflette una più ampia analisi delle condizioni economiche locali.

L’economia tedesca è attualmente caratterizzata da una reticenza dei consumatori a spendere e si confronta con sfide strutturali come la crescente concorrenza dalla Cina, una carenza di forza lavoro qualificata e una complessa transizione ecologica. Recentemente, gli istituti di ricerca economica tedeschi hanno abbassato la stima di crescita da +0,1% a -0,1%, con previsioni di crescita riviste anche per il 2025, attese a +0,8%. Sebbene il governo mantenga un atteggiamento ottimista, indicando una crescita dell’1,1% per il 2025, la situazione resta incerta.

Habeck ha sottolineato il ruolo cruciale delle misure di stimolo economico disposte dal governo, che includono agevolazioni fiscali, prezzi energetici ridotti per l’industria e incentivi per attrarre lavoratori qualificati. L’obiettivo è di stimolare una crescita robusta nei prossimi due anni, se le misure verranno attuate efficacemente.

In termini di impatto sull’economia italiana, le aziende sembrano mostrare una certa tranquillità rispetto alla contrazione tedesca. Secondo Confindustria, la correlazione tra le due economie è diminuita significativamente: prima della pandemia, l’andamento della produzione tedesca prediceva l’export italiano con un’accuratezza dell’80%, mentre oggi si attesta al 20%. L’economia italiana, più diversificata, è riuscita a beneficiare di settori in espansione come quello farmaceutico e di mercati più dinamici come quello statunitense.

Nonostante la Germania rimanga il principale partner commerciale per l’export italiano, si prevede una flessione del 6,3% tra gennaio e maggio 2024, mentre gli Stati Uniti stanno per diventare il maggiore acquirente del Made in Italy.

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