Jannik Sinner ha raggiunto i quarti di finale del “Cina Open” di Pechino, dopo aver sconfitto il russo Roman Safiullin in un match combattuto che si è concluso con il punteggio di 3-6, 6-2, 6-3. Il giovane tennista, 22 anni, ha dovuto affrontare una situazione difficile, cedendo il primo set proprio come era accaduto nel suo debutto contro il cileno Jarry. La sua performance è stata probabilmente influenzata dalla notizia del ricorso presentato dalla WADA (Agenzia Mondiale Antidoping) al TAS di Losanna, che contesta la sua assoluzione in merito a un caso di doping, chiedendo una sospensione di 1-2 anni. Questo sviluppo ha colpito profondamente Sinner, con la decisione del TAS che verrà resa nota tra tre mesi.
Il primo set contro Safiullin è stato deludente per Sinner, che ha commesso 14 errori. Tuttavia, nel secondo set, il tennista italiano ha cambiato marcia, mostrando maggiore attenzione e chiudendo il parziale in modo convincente. Nel terzo set, Sinner ha iniziato con un servizio potente e ha conquistato ben cinque game consecutivi. Con un dritto preciso ha raggiunto il secondo match point e ha concluso il match con un ace, dimostrando la sua determinazione nonostante le avversità.
A fine partita, Sinner ha espresso la sua delusione per il ricorso della WADA, reclamando di sentirsi frustrato per la continua discussione sul suo caso. Ha riconosciuto che la partita contro Safiullin è stata complessa, ma ha anche elogiato l’avversario per la sua performance. Sinner ha affermato di non essere al massimo, ma ha cercato di rimanere mentalmente concentrato, combattendo contro le difficoltà del match.
Nel frattempo, il tennista italiano ha espresso il suo dispiacere per l’ennesimo infortunio dell’amico Matteo Berrettini, che ha subito una nuova ricaduta durante una partita a Tokyo. Questo stop, l’ottavo della sua carriera, potrebbe costringerlo a non partecipare alla Final 8 e alla Coppa Davis, proprio quando stava ritornando a ottimi livelli. Berrettini, attualmente 45° nella classifica ATP, ha ancora molto da offrire sia ai colori azzurri che alla sua carriera individuale.