Nell’ultima settimana si è registrato un brusco aumento dei casi di influenza in Italia, con l’incidenza che è passata a 14,3 casi per mille assistiti, rispetto ai 12,1 della settimana precedente. Circa 840mila italiani sono stati colpiti dai virus influenzali, portando il totale a quasi 6,8 milioni dall’inizio del monitoraggio. Questo incremento è attribuibile al rientro a scuola dopo le vacanze natalizie, alle condizioni climatiche avverse e a un avvio lento della stagione influenzale, che ora sta crescendo rapidamente.
L’aumento dell’incidenza si osserva in tutte le fasce di età, ma colpisce maggiormente i bambini sotto i cinque anni, con un’incidenza di 25,5 casi per mille assistiti. Le regioni più colpite sono Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia. Nella fascia di età 0-4 anni si registra un’incidenza di 25,52 casi per mille, seguita dalla fascia 5-14 anni con 12,96, 15-64 anni con 15,61 e infine la fascia di 65 anni e oltre con 9,02 casi per mille.
Il rapporto RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità segnala che, nella seconda settimana del 2025, l’incidenza delle sindromi similinfluenzali è in aumento e si trova a un livello di media intensità, a differenza della scorsa stagione in cui la curva era già in calo. Tuttavia, non tutti i contagi sono attribuibili all’influenza. Infatti, solo il 27,2% dei campioni analizzati è risultato positivo all’influenza, in aumento rispetto alla settimana precedente (25,3%).
Tra i 2.852 campioni clinici ricevuti, 777 sono risultati positivi al virus influenzale, di cui 641 di tipo A (312 H1N1pdm09, 177 H3N2 e 152 non sottotipizzati) e 136 di tipo B. Inoltre, 188 campioni (6,6%) sono risultati positivi per VRS, 88 (3%) per SARS-CoV-2, mentre i restanti 259 campioni presentano altri virus respiratori, tra cui 183 Rhinovirus, 105 Coronavirus diversi da SARS-CoV-2, 50 Adenovirus, 28 Metapneumovirus, 18 virus Parainfluenzali e 15 Bocavirus.]
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