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RC Auto: Dalla Carta al Digitale – Riconoscere le Complessità del Nuovo Modulo

La transizione al nuovo modulo blu digitale per la denuncia dei sinistri in Italia ha sollevato molte critiche da parte degli automobilisti, periti e agenti assicurativi. L’introduzione di questo modulo ha come obiettivo il miglioramento dell’efficienza della procedura di denuncia, spesso trascurata dagli automobilisti, che tendono a preferire la constatazione amichevole o a gestire autonomamente la situazione. La digitalizzazione dovrebbe velocizzare l’iter burocratico e ridurre i tempi di attesa per la risoluzione dei sinistri, oltre a migliorare la tracciabilità e la gestione delle denunce.

Un altro aspetto positivo riguarda il potenziale risparmio economico per le compagnie assicurative derivante dall’eliminazione del modulo cartaceo. Tuttavia, nonostante questi vantaggi teorici, molti temono che il nuovo sistema possa presentare complicazioni, specialmente per coloro che non sono avvezzi all’uso delle tecnologie, come gli anziani. Non tutti gli automobilisti hanno accesso a dispositivi digitali o a connessioni internet stabili, il che potrebbe creare problemi nel momento critico di un incidente.

Inoltre, ci sono preoccupazioni legate alla privacy, in quanto la raccolta e gestione dei dati tramite piattaforme digitali possono mettere a rischio la sicurezza delle informazioni personali, compresi i dati sensibili. Di conseguenza, associazioni di consumatori e sindacati di agenti assicurativi hanno espresso dubbi riguardo all’efficacia del nuovo modulo.

Secondo i dati dell’IVASS, nel 2023 in Italia si sono verificati 1,8 milioni di sinistri tra veicoli, di cui circa l’80% è stato gestito tramite la constatazione amichevole. Ora il tradizionale modulo cartaceo, il CAI, sta per essere sostituito da una versione digitale. La Cassazione ha recentemente ribadito che, finché il modulo CAI è firmato da entrambi i conducenti, si stabilisce una presunzione di veridicità riguardo alla dinamica dell’incidente. La digitalizzazione di questi dati potrebbe comportare errori di compilazione o discrepanze tra le versioni, il che rappresenta un ulteriore tema di preoccupazione.

In attesa di ulteriori chiarimenti e rassicurazioni dall’IVASS, il dibattito sull’adozione di questo nuovo modulo continua nel panorama assicurativo italiano.

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