Il Partito Democratico (Pd) ha registrato un’alta affluenza cauta alle recenti consultazioni referendarie, fermandosi attorno al 30%. Nonostante la difficoltà di raggiungere il quorum, la segretaria Elly Schlein ha deciso di impegnarsi in prima persona, mirando a ottenere più voti rispetto ai precedenti risultati del centrodestra. Schlein rivendica una richiesta di cambiamento da parte degli elettori, sottolineando la sconfitta della destra in diverse città.
Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, condivide un messaggio di ottimismo, facendo notare come il numero di partecipanti sia simile a quello con cui Giorgia Meloni è arrivata al governo. Tuttavia, i promotori del referendum si attendevano una partecipazione maggiore, mentre ora temono una reazione negativa.
Il risultato ha sollevato malumori interni nel Pd, con diverse voci critiche che sottolineano la necessità di una riflessione interna. La vicepresidente Pina Picierno ha definito la situazione come una “sconfitta profonda”, già riscontrata da altri membri del partito, mentre Lia Quartapelle avverte che non basta affrontare battaglie identitarie per vincere.
Al contrario, i sostenitori di Schlein affermano che la direzione intrapresa è corretta, citando miglioramenti nei sondaggi e risultati recenti nelle elezioni locali. La minoranza chiede un’analisi approfondita per comprendere gli errori, ma la leadership sembra determinata a continuare lungo il percorso attuale, evitando conflitti interni e focalizzandosi su interessi più ampi.
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Fonte: www.ilmessaggero.it