Se si considerano i voti all’estero, i sostenitori del Sì raggiungono circa 13 milioni per i quesiti sul reintegro in caso di licenziamento illegittimo e sulle causali nei contratti a termine. Negli altri due quesiti sul lavoro, i Sì scendono sotto i 12,8 milioni, mentre sul tema della cittadinanza sono meno di 9,8 milioni.
Nel 2022, la lista estera a sostegno del governo Meloni ha ottenuto oltre 280 mila voti, ai quali si aggiungono i 12,3 milioni delle liste italiane, portando il totale a quasi 12,6 milioni. Inoltre, circa 140 mila voti esteri sono andati al Movimento Associativo Italiani all’Estero (MAIE), che ha sostenuto il governo Meloni, riducendo così la distanza tra i voti favorevoli ai referendum e quelli dei partiti a supporto dell’attuale governo.
Dopo il voto, Elly Schlein ha sottolineato che i partiti di centrosinistra hanno ottenuto più Sì rispetto ai loro voti delle elezioni del 2022. Tuttavia, il confronto è complicato: i partiti di opposizione, sebbene abbiano esortato a votare, hanno mantenuto posizioni diverse. Il Partito Democratico, nonostante divisioni interne, e Alleanza Verdi-Sinistra hanno sostenuto cinque Sì; il Movimento 5 Stelle ha approvato quattro Sì, con libertà di voto sulla cittadinanza; Azione ha optato per il Sì sulla cittadinanza e No sui quesiti lavorativi; Italia Viva ha mostrato posizioni miste; Più Europa ha proposto due Sì e tre No. Complessivamente, i partiti di opposizione hanno ricevuto circa 14,4 milioni di voti, superando il numero di Sì espressi ai referendum.
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Fonte: pagellapolitica.it