La crisi dell’Occidente, che si manifesta attraverso un declino politico, economico e culturale, ci spinge verso una visione romantica del Medioevo. Questo periodo viene idealizzato attraverso racconti di saghe, castelli, cavalieri e draghi, insieme a superstizioni e reliquie che evocano un’epoca oscura. Tuttavia, abbandonando l’idea romantica, si può esplorare la vera storia delle reliquie, che intreccia le vicende di santi, eroi, re e regine, e riflette le tensioni tra culto e crudeltà, guerre e dispute religiose. È fondamentale riconoscere l’importanza del passaggio dalla romanità al cristianesimo, evidenziando la figura di Sant’Elena e la questione della vera Croce.
Il libro “Sacre ossa. Storie di reliquie, santi e pellegrini” dello storico Federico Canavaccini offre un viaggio nel mondo delle reliquie occidentali, presentando i resti di una devozione intensa, come il latte di Gesù Bambino e i resti di Santa Apollonia. Questo volume invita il lettore a considerare la geopolitica del possesso e dell’ostensione di artefatti sacri, quali un sandalo di Sant’Andrea e un mantello di San Martino, insieme a vari altri oggetti religiosi.
La narrazione si sviluppa da Costantinopoli al Calvario di Gerusalemme, attraversando l’Arabia e la Britannia, con un viaggio che tocca abbazie, palazzi reali e cattedrali delle maggiori città d’Europa. “Sacre ossa” risulta così un’affascinante esplorazione di un patrimonio culturale e spirituale che unisce il passato al presente, rivelando storie nascoste dietro le reliquie della tradizione cristiana.