Confermata in Cassazione la condanna a un anno e sei mesi per falso a Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace e attuale eurodeputato di Alleanza Verdi e Sinistra. Dopo l’udienza odierna, la seconda sezione penale della Suprema Corte ha respinto il ricorso della difesa di Lucano e dichiarato inammissibile quello della procura generale di Reggio Calabria che impugnava le assoluzioni di Lucano e di altri per reati di truffa allo Stato. In primo grado, nel 2021, Lucano era stato condannato a tredici anni e due mesi di reclusione per vari reati legati alla gestione dell’accoglienza dei rifugiati. Tuttavia, in appello, le accuse più gravi sono state annullate e Lucano è stato condannato nel 2023 per un solo reato di falso, con pena sospesa di 18 mesi, ricompensata oggi definitivamente.
Lucano ha commentato la sentenza dicendo di essere felice, affermando che la sua esperienza è da inquadrare come lotta politica. Ha spiegato che le sue vicissitudini potrebbero riguardare chiunque e si sono legate alla sua militanza. Lucano ha dichiarato di non comprendere appieno la natura del reato di falso, considerandolo un illecito amministrativo senza valore reale. Ha anche evidenziato la resilienza di Riace nonostante le difficoltà e il cambiamento dell’amministrazione comunale, esprimendo la volontà di guardare al futuro e di non lasciare che la cittadina cada nell’oblio. Ha sperato che l’esperienza di Riace possa diventare un esempio di accoglienza per l’Europa, auspicando un’Europa di democrazia e solidarietà piuttosto che di barriere.
