Non avevano diritto al silenzio i 28 imputati nel processo Ruby ter, derivante dalle dichiarazioni di Karima El Mahrough. La Cassazione ha annullato la sentenza del Tribunale di Milano, che il 15 febbraio 2022 li aveva assolti, eccetto Silvio Berlusconi. Sono stati richiamati in aula le ragazze coinvolte nelle cene di Arcore e l’avvocato di Ruby, Luca Giuliante. Unica buona notizia per le ex ‘olgettine’ è stata la dichiarazione di prescrizione per il reato di falsa testimonianza, ma l’annullamento per l’ipotesi di ‘corruzione in atti giudiziari’ riporta indietro le lancette del tempo di quasi 15 anni, senza Berlusconi, che era già stato dichiarato innocente ‘perché il fatto non sussiste’.
La strategia della procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano e del pm Luca Gaglio ha avuto successo. I due avevano infatti presentato ricorso alla Cassazione nel giugno 2023 evidenziando la “questione squisitamente giuridica”, ritenendo fosse inutile confrontarsi in appello. La Corte di Milano aveva erroneamente definito le ragazze come testimoni e non come indagate, il che avrebbe richiesto la loro assistenza legale e la possibilità di non rispondere.
Il procuratore generale Roberto Aniello ha contestato questa valutazione, precisando che tutti i requisiti formali per la testimonianza erano presenti. Il problema era nella qualificazione delle ragazze come testimoni quando avrebbero dovuto essere interrogate come indagate. Ora si torna a discutere dell’ipotesi che Berlusconi abbia “comprato” le testimonianze di circa venti ragazze elargendo 4,1 milioni in bonifici, case e auto. Le difese avevano già evidenziato il tema delle ‘testimoni non testimoni’ in udienza preliminare, come affermato dalla Cassazione laterale.
Marysthelle Polanco, una delle ragazze coinvolte, ha reagito all’apertura del caso Ruby ter dopo la pronuncia della Cassazione, esprimendo la sua preoccupazione per la possibilità di una condanna. Il suo avvocato ha sottolineato il desiderio di comprendere le motivazioni della sentenza. Gli avvocati di Berlusconi hanno espresso sorpresa per la decisione della Corte, aspettandosi un’affermazione della sentenza di primo grado di febbraio 2023, che era stata ritenuta adeguatamente motivata e priva di vizi. Hanno affermato di essere certi che il nuovo procedimento confermerà l’assenza di testimoni corrotti.