L’Antica Spezieria di San Giovanni a Parma, recentemente restaurata, è stata riaperta ai visitatori il 20 ottobre, aggiungendo quattro nuovi spazi a quelli già esistenti. Questo nostro intervento ha ripristinato l’edificio alla sua configurazione originale e ha migliorato sicurezza e accessibilità. Sono stati eseguiti lavori su muri, pavimenti e infissi, oltre a una messa in sicurezza della struttura per resistere a eventi sismici. L’accessibilità è stata potenziata per eliminare barriere fisiche e cognitive, rendendo il percorso espositivo di 400 mq inclusivo anche per persone con disabilità visive e uditive attraverso supporti tattili e angoli olfattivi.
La collezione comprende una vasta gamma di manufatti artistici e strumenti di lavoro, tutti restaurati e, dove possibile, digitalizzati. Il percorso espositivo ora include la Sala della Storia, la Sala della Regola, la Sala dei Veleni e il Corridoio di ingresso, oltre alle già esistenti sale come la Sala del Fuoco e la Sala dei Mortai. È stata ripristinata anche l’apertura sul Chiostro, un importante legame simbolico con le origini della farmacia, la cui attività risale al 981, con prime notizie pubbliche nel 1201.
La Spezieria è stata fondamentale per la comunità locale, fornendo servizi agli ospedali cittadini come il Rodolfo Tanzi e il San Giovanni Gerosolimitano, e ha visto un notevole sviluppo nel Quattrocento, culminando in un ampio laboratorio. Seppur inizialmente dedicata alla comunità monastica, nel Settecento è stata affidata a laici a causa della sua crescente influenza economica.
La struttura ha cambiato proprietà più volte, chiudendo definitivamente nel 1897 e trasformandosi in un museo. Dal 1968 è diventata parte integrante del sistema museografico di Parma, culminando con il suo inserimento nel circuito del Complesso monumentale della Pilotta nel giugno 2024. Questo restauro e allestimento sono stati possibili grazie alla Fondazione Cariparma e all’Associazione “Parma, io ci sto!”, segnando un importante passo avanti nella valorizzazione della storia e della cultura locale.