Roma, 17 marzo 2025 – La premier Giorgia Meloni sta preparando il suo intervento per il prossimo passaggio al Senato e alla Camera, cercando di affrontare i punti critici in discussione con gli alleati. Al Consiglio europeo di giovedì, Meloni si troverà di fronte a un’agenda complessa che include argomenti come l’Ucraina e l’immigrazione, il che le consente di glissare su questioni più delicate. La premier eviterà termini controversi, come “riarmo”, e si concentrerà sulla necessità di aumentare la sicurezza interna dell’Italia, piuttosto che su una difesa comune europea.
La raccolta di 800 miliardi proposta da Ursula von der Leyen presenta diverse incognite, con paesi che si mostrano neutrali o ostili, come l’Ungheria. Meloni potrebbe essere costretta a pronunciare la parola “riarmo” in risposta all’opposizione, ma cercherà di formulare la questione in modo che tutti possano sentirsi a loro agio. I miliardi destinati dall’Europa al programma Safe, che include circa 150 miliardi, offrono all’Italia una fetta compresa tra 15-18 miliardi.
La proposta del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è quella di attrarre investimenti privati con garanzie europee. La questione del riarmo è cruciale: ci si chiede se i fondi debbano essere utilizzati solo per armamenti o anche per infrastrutture e forze dell’ordine.
Inoltre, la crescente tensione dell’asse anglo-francese nelle politiche europee rende sempre più difficile per Meloni mantenere la sua posizione di equidistanza. Il momento critico sarà l’incontro con Trump, che potrebbe forzare una scelta netta.