Ruben Razzante, sulla Nuova bussola quotidiana, mette in evidenza un problema preoccupante riguardante la partecipazione al voto nelle recenti elezioni in Trentino-Alto Adige. A Trento, l’affluenza è crollata sotto il 50%, mentre a Bolzano ha superato di poco quella soglia. Questo dato rappresenta un chiaro segnale di crescente disaffezione verso la politica e le istituzioni. Non si tratta di un fenomeno temporaneo, ma di una tendenza strutturale che si ripresenta in ogni tornata elettorale, evidenziando la distanza sempre maggiore tra i cittadini e i loro rappresentanti, e tra la società e la rappresentanza politica.
La disillusione politica appare trasversale, colpendo in particolare le nuove generazioni, ma non solo. Anche tra gli elettori più esperti si riscontra un aumento dell’indifferenza e persino dell’ostilità verso un sistema che è percepito come autoreferenziale e incapace di rispondere ai bisogni reali delle persone. Le elezioni, quindi, non sono solo un evento isolato, ma riflettono un clima di sfiducia generale che sembra permeare la società. Questo abbassamento dell’interesse per la politica e per le elezioni dimostra una crisi profonda non solo nelle istituzioni, ma anche nella capacità del sistema politico di coinvolgere i cittadini e di rappresentare le loro istanze.
Il confronto tra i dati elettorali e la percezione della politica suggerisce la necessità di una riflessione profonda su come rinnovare il legame tra elettori ed eletti, affinché la politica possa tornare a rispondere in modo efficace alle aspettative della popolazione.
Sintesi AI da RassegnaNotizie.it – Fonte: www.tempi.it
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