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mercoledì – 16 Luglio 2025

«Riforma della caccia: polemiche e battaglie in Parlamento»

La riforma della “legge sulla caccia” è ora un disegno di legge presentato dai senatori Malan, Romeo, Gasparri e Salvitti, anziché un’iniziativa governativa. Questa modifica consente un dibattito aperto tra le forze politiche parlamentari, e la legge potrebbe essere approvata prima della prossima stagione venatoria. Il ministro Lollobrigida ha ufficializzato la presentazione del ddl al Consiglio dei ministri, evidenziando come esso intenda adattare la normativa al nuovo contesto, coinvolgendo tutte le categorie interessate.

Tuttavia, 46 organizzazioni ambientaliste e animaliste hanno criticato il ddl, considerandolo un attacco alla natura e alla sicurezza pubblica, e hanno richiesto un incontro con tutte le forze politiche. Secondo la relazione introduttiva, le modifiche alla legge sulla caccia si basano su un’approccio olistico, riconoscendo la caccia non solo come attività venatoria, ma anche come pratica culturale e sportiva. Tra gli obiettivi vi è anche la gestione delle specie invasive e la tutela degli habitat.

Il ddl conferma gran parte del precedente schema, apportando alcune modifiche dopo le critiche ricevute. Non prevede più l’ampliamento della cattura per richiami vivi su tutte le specie, ma consente la riapertura degli impianti di cattura e l’assenza di limiti nel possesso di uccelli da richiamo. Viene esclusa la caccia sulle spiagge e le gare notturne. Le associazioni ritengono le modifiche insufficienti e denunciando un aumento del rischio per la fauna e per le persone, affermano che questa riforma è contraria alla volontà della maggioranza degli italiani per una maggiore tutela ambientale e benessere animale.

Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.lastampa.it

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