Un tumore raro e aggressivo, un nefroblastoma di 1,5 kg, ha colpito una bambina di 8 anni, invadeva il rene destro e toccava persino il cuore. L’intervento chirurgico, durato 9 ore e condotto da un’équipe multidisciplinare dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù, ha richiesto tecniche all’avanguardia e un arresto temporaneo del cuore. Prima dell’operazione, la bambina ha ricevuto sei cicli di chemioterapia per ridurre la massa tumorale. L’intervento è stato diviso in diverse fasi: inizialmente, sono stati rimossi il rene e una parte della massa tumorale e successivamente, con il cuore fermo e la circolazione extracorporea, è stata asportata la parte del tumore che invadeva l’atrio destro. Queste procedure complesse hanno richiesto un alto livello di coordinamento tra chirurgia oncologica e cardiochirurgia.
L’approccio altamente specializzato ha permesso di affrontare un caso che si verifica solo nel 4-10% dei nefroblastomi. L’intervento è visto come un importante risultato nella chirurgia oncologica pediatrica. Dopo una breve degenza in terapia intensiva, la piccola paziente sta recuperando positivamente e proseguirà il trattamento con radioterapia e ulteriori cicli di chemioterapia. Il dottor Alessandro Crocoli, responsabile dell’unità di Chirurgia oncologica, ha sottolineato che si tratta di una vittoria non solo medica, ma anche di speranza per molte famiglie. Il nefroblastoma, noto anche come tumore di Wilms, è una neoplasia rara che colpisce principalmente i bambini da 1 a 5 anni, rappresentando circa il 90% dei tumori renali pediatrici. In Italia, l’incidenza è di circa 8 casi ogni milione di bambini.
