Negli ultimi anni, il cinema italiano ha mostrato segnali di recupero, tornando a incassi significativi e a una produzione in crescita. Nel 2023, i film nostrani hanno generato 120 milioni di euro, cifra che è aumentata a 121 milioni nel 2024, riconquistando così i livelli pre-pandemia.
Il 2023 ha beneficiato in particolare del grande successo di “C’è ancora domani”, mentre il 2024 ha visto una varietà di opere in grado di attrarre diversi pubblici, anche grazie a una presenza hollywoodiana meno incisiva. Nei primi tre mesi del 2023, il mercato italiano ha raggiunto il 43%, per poi stabilizzarsi intorno al 26% a partire da aprile. Nonostante il crescente numero di film prodotti, tra cui 465 solo nel 2024, molti di essi sono documentari o opere proiettate in poche sale, limitando l’impatto economico.
Durante il panel “Produzione italiana e nuovi linguaggi narrativi”, moderato da Paolo Sinopoli, esperti del settore hanno discusso la necessità di comprendere il pubblico come una varietà di nicchie, piuttosto che un’entità omogenea. Isabella Aguilar ha sottolineato l’importanza di una narrazione che intercetti diversi spettatori, evocando esempi come Disney e Pixar. I relatori, tra cui Paolo Del Brocco e Annamaria Morelli, hanno evidenziato che la chiave del successo risiede nella qualità dei contenuti e nella capacità di creare emozioni.
Giampaolo Letta ha fatto notare che il genere commedia sta affrontando difficoltà rispetto al passato, suggerendo un rinnovamento necessario per attrarre il pubblico attuale. Marta Donzelli ha ribadito l’importanza di investire nei talenti emergenti, mentre Del Brocco ha proposto di destinare dieci milioni di euro all’anno per promuovere i film italiani agli Oscar, richiedendo un impegno maggiore per valorizzare il potenziale del nostro cinema a livello internazionale.
