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sabato, 15 Marzo, 2025
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Rinvenuti in Polonia i Primi Segni di Cannibalismo Preistorico

Archeologi del Catalan Institute of Human Paleocology and Social Evolution e del Natural History Museum di Londra hanno scoperto segni di cannibalismo preistorico in una grotta di Maszycka, in Polonia meridionale. Lo studio pubblicato su ‘Scientific Report’ suggerisce che questa pratica risalga a 18mila anni fa, in un periodo di violenta competizione per territori a seguito dello scioglimento delle calotte glaciali. Le popolazioni magdaleniane sopravvissute in Francia e Spagna iniziarono a prosperare e crearono arte rupestre, utensili decorati e rituali funebri.

L’analisi delle ossa ritrovate nella grotta indica che queste popolazioni avevano una predilezione per la carne umana. Le ossa, appartenenti a uomini, donne e bambini, presentano segni di tagli e rotture che suggeriscono pratiche cannibalistiche. Queste ossa sono state ritrovate insieme, datate a 18mila anni fa, confermando che potrebbero essere state sepolte nello stesso periodo, evidenziando ulteriormente il cannibalismo.

Frammenti di ossa umane, come femori e clavicole, sono stati spezzati in pezzi piccoli e i segni di tagli profondi indicano che i corpi erano stati scuoiati poco dopo la morte per estrarne il midollo. Altri siti magdaleniani mostrano segni simili di cannibalismo. L’idea del “cannibalismo funerario” non sempre era legata alla violenza, ma nel caso di Maszycka, le caratteristiche delle ossa suggeriscono che appartenevano a vittime di un gruppo nemico.

Studi genetici indicano che i resti cannibalizzati condividono la discendenza con quelli di altre grotte magdaleniane, suggerendo una competizione tra cacciatori anziché un’azione di colonizzazione.

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