Secondo un’indagine di Save the Children, un adolescente su quattro considera il sesso come ciò che accade nei video pornografici online. Solo il 47% ha ricevuto educazione sessuale nelle scuole, con una percentuale maggiore al Nord (55%) rispetto al Sud e alle Isole (37%). Il 66% dei ragazzi ha riferito di aver avuto esperienze sessuali. La campagna #Facciamoloinclasse ha rivelato che il 26% dei ragazzi tra i 14 e i 18 anni ha subito o assistito a discriminazioni legate all’orientamento sessuale e il 22% a discriminazioni sessiste, mentre il 35% ha incontrato episodi di body shaming. Il 24% ritiene che la pornografia rappresenti realisticamente l’atto sessuale e il 17% considera che l’autoproduzione di materiale pornografico possa soddisfare bisogni economici. Solo il 12% degli intervistati vede il sesso virtuale alla pari con quello reale. La principale fonte di informazione sui temi sessuali è il web, con il 47% che utilizza articoli online per informarsi sulle pratiche sessuali. È stata evidenziata la necessità di introdurre percorsi obbligatori di educazione affettiva e sessuale nelle scuole, dato che il 44% ha partecipato a lezioni sporadiche e il 32% a un unico evento. L’82% di chi ha partecipato a corsi di educazione sessuale li ha considerati utili. Il 91% dei genitori sostiene l’introduzione di questi percorsi. Le emozioni associate alla sessualità tra gli adolescenti sono amore, piacere e scoperta, ma anche insicurezza, ansia e vergogna. Infine, il 60% degli adolescenti si sente a proprio agio a discutere di sessualità, con un’ apertura crescente tra genitori e figli.
Rischi Comportamentali: Pornografia Online e Bodyshaming
ARTICOLI CORRELATI