La domanda per i nuovi farmaci anti-obesità, come i farmaci GLP-1, sta crescendo, ma spesso viene assunta senza consapevolezza dei rischi associati. Questi farmaci aumentano la sazietà e rallentano lo svuotamento gastrico, riducendo il rischio di demenza e dipendenza, ma possono comportare aumenti di problemi renali, pancreatici e gastrointestinali. Uno studio condotto dalla Washington University e dal Veterans Affairs ha analizzato oltre 2 milioni di diabetici in terapia con farmaci GLP-1RA, segnalando effetti positivi sulla salute cognitiva e comportamentale ma anche rischi emergenti come pancreatite e malattie renali.
I GLP-1RA sono utilizzati da una persona su otto per trattare diabete, malattie cardiache e obesità, offrendo potenziale perdita di peso. Sebbene i benefici siano noti, scarseggiano le informazioni riguardo ai possibili impatti negativi sugli organi. Lo studio ha confrontato pazienti utilizzatori di GLP-1RA con quelli su farmaci tradizionali, evidenziando significativi benefici neurologici, inclusa una riduzione dei disturbi neurocognitivi e minori probabilità di dipendenza da sostanze.
Tuttavia, i benefici sono modesti e si attestano attorno al 10-20%. L’uso di GLP-1RA ha mostrato efficacia nella riduzione del rischio cardiovascolare e ha identificato rari effetti gravi su pancreas e reni, necessitando di un attento monitoraggio. Lo studio suggerisce che, nonostante i rischi associati, i GLP-1RA possono avere applicazioni più ampie, ma è essenziale tenere in considerazione i potenziali effetti collaterali in pazienti in terapia.]