Il governo italiano sta considerando una revisione delle rendite catastali per coloro che hanno riqualificato le proprie abitazioni grazie ai bonus edilizi, come parte delle riforme previste nel Piano strutturale di bilancio da presentare all’Europa. Questa proposta, menzionata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti durante un intervento in Parlamento, appare sorprendente, poiché la revisione del catasto è storicamente un tema delicato per il centrodestra. Sotto l’amministrazione Draghi, un tentativo di riforma similare era stato bloccato.
Giorgetti ha incluso nel Piano la necessità di aggiornare gli archivi catastali per affrontare il fenomeno delle “case fantasma” e rivedere i valori catastali degli immobili riqualificati con fondi pubblici. Nonostante la sua posizione, ha voluto chiarire che l’aggiornamento non equivale a una revisione ai valori di mercato richiesta dalla Commissione europea, bensì a un adeguamento normativo che richiede agli sfruttatori dei bonus di aggiornare i dati catastali.
Tuttavia, questa mossa ha sollevato preoccupazioni riguardo all’innalzamento delle tasse per chi ha usufruito dei bonus edilizi, suscitando interrogativi sul significato di incentivi pubblici che si trasformano in costi futuri. Giorgetti ha sottolineato la necessità di mantenere un approccio prudente riguardo ai conti pubblici, in risposta ai segnali preoccupanti della Banca d’Italia che preannunciano una crescita del PIL inferiore al previsto.
Per far fronte alla questione del debito pubblico, il governo prevede di stravolgere le spese, evitando nuovi oneri fiscali, ma mantenendo la spesa sanitaria intatta. Le misure fiscali, incluse eventuali modifiche sulle accise, saranno graduali per non penalizzare ulteriormente le categorie economiche già in difficoltà .
L’opposizione, tuttavia, ha espresso scetticismo riguardo alle proposte del governo, definendo il piano come debole e generico. Allo stesso tempo, i dati sulle entrate tributarie nei primi otto mesi dell’anno mostrano un incremento significativo, offrendo una nota positiva rispetto alla manovra fiscale futura, mentre le aspettative delle imprese sulla situazione economica si mostrano in calo. Nonostante questo ottimismo nei dati delle entrate, il clima economico rimane incerto e preoccupante per il futuro.