Nel caso dell’omicidio di Chiara Poggi, la Procura di Pavia sta esplorando l’ipotesi di un possibile coinvolgimento di due assassini e l’uso di più armi. Andrea Sempio è indagato per omicidio «in concorso con Alberto Stasi o con altri». L’analisi dell’autopsia del 2007, a cura del dottor Marco Ballardini, rivela ferite da taglio e lesioni compatibili con pugni, suggerendo che Chiara potrebbe aver affrontato più aggressori.
L’arma del delitto non è mai stata trovata; Ballardini aveva già considerato l’uso di più strumenti. Le ferite sulle palpebre e le ecchimosi sul corpo inducono a pensare a un’aggressione violenta. Ciò sostiene l’ipotesi che Sempio, amico del fratello di Chiara, potrebbe essere stato presente sulla scena.
La consulenza dei pm ha identificato un’impronta lasciata da Sempio nella casa di Chiara, ma la difesa argomenta che si tratta di una traccia derivante dalla sua frequente presenza nell’abitazione. Il Ris di Cagliari sta creando una ricostruzione tridimensionale della scena del crimine per chiarire ulteriormente gli eventi.
Le indagini stanno rivelando incongruenze rispetto all’accuratezza del processo che ha portato alla condanna di Alberto Stasi, attualmente in semilibertà dopo aver scontato parte della pena. Se le nuove scoperte portassero a una sua assoluzione, potrebbe presentare una richiesta di revisione del caso, già respinta nel 2020 dalla Corte d’appello di Brescia e dalla Cassazione.
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Fonte: www.ilmessaggero.it
