Tre giovani sono stati arrestati a Verona con un’ingente quantità di farmaci, tra cui Rivotril e Lyrica, ottenuti tramite ricette false. Queste ricette vengono redatte su fogli rubati dai medici o create digitalmente, permettendo agli abusatori di accedere a sostanze destinate al trattamento di patologie gravi. I farmacisti locali sono attivamente coinvolti nella lotta contro questo fenomeno, collaborando con le forze dell’ordine.
Il presidente dell’Ordine dei farmacisti, Federico Realdon, ha segnalato che le ricette false rappresentano un problema persistente. Le farmacie ricevono circolari di allerta e, di fronte a sospetti, possono richiedere tempo per verifiche, interrompendo così la vendita. Elena Vecchioni di Federfarma Verona ha confermato che le norme per prescrivere farmaci come Lyrica e Rivotril sono vigilate attentamente, poiché la loro diffusione anomala è un problema noto.
Arianna Capri di Farmacieunite ha sottolineato i rischi associati all’uso non controllato di questi farmaci, che vengono spesso miscelati con alcol o altre sostanze per ottenere effetti eutrofici. La situazione dimostra come l’accesso facilitato a medicinali possa trasformarli in droghe d’abuso, specialmente tra i giovani. I farmacisti sono sempre vigili nell’analizzare le ricette e limitare la dispensazione quando ci sono dubbi.
La scoperta dei farmaci nello zaino dei giovani arrestati ha evidenziato un fenomeno già noto ai farmacisti di Verona, contribuendo a una discussione più ampia sulla necessità di vigilanza e collaborazione tra professionisti e autorità per ridurre il problema delle ricette false nel settore farmaceutico.