Roberta Bruzzone è una psicologa forense, criminologa e profila dei comportamenti umani da oltre vent’anni. Ha lavorato su numerosi casi che hanno scosso l’opinione pubblica, tra cui quelli di Sarah Scazzi, Garlasco, Cogne, Giulia Cecchettin e Alessia Pifferi. La sua docuserie “Nella mente di Narciso” ha portato nelle case degli italiani le dinamiche della manipolazione affettiva e delle relazioni tossiche, mostrando come certi comportamenti possono essere segnali di allarme di relazioni pericolose.
La risposta del pubblico alla docuserie è stata molto forte, probabilmente perché Roberta Bruzzone racconta queste storie in modo concreto e diretto, senza giri di parole. Non improvvisa e non romanza le storie, ma le analizza con competenza, senza offrire giudizi morali, ma strumenti per capire. La seconda stagione della docuserie si apre con il caso di Giulia Cecchettin e include anche il caso di Veronica Panarello.
Roberta Bruzzone ritiene che non esista un identikit unico della vittima del narcisista, perché chiunque può essere attratto da un narcisista patologico. Le “red flag” più comuni riguardano il controllo, l’appropriazione dell’altro e la tendenza a utilizzare il partner per nutrire un vuoto interiore.
Alessia Pifferi, la madre che ha lasciato morire di stenti la figlia Diana, ha un bisogno continuo e patologico di essere al centro di una relazione sentimentale. Roberta Bruzzone non si sorprende che Pifferi voglia sposare la sua compagna di cella, perché questo comportamento è coerente con il suo profilo psicologico.
La criminologa ritiene che la trasformazione di un caso di cronaca in una fiction sia pericolosa, perché può generare emulazione e mostrare modelli di vita disfunzionali e criminali come fonte di ispirazione per i ragazzi.
Roberta Bruzzone ha ricevuto minacce e atti persecutori per il suo lavoro, ma non si lascia intimidire. La sua passione per la motocicletta è un modo per staccare e pulire la mente. La sua ultima pensiero la sera prima di dormire è il suo gatto che le salta addosso e vuole dormire con lei. Non crede di avere tanti nemici, ma ritiene che chi la odia non abbia il privilegio di addormentarsi sereno, con la coscienza pulita.
