Milano – Destra e sinistra si uniscono nella condanna della violenza politica: il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il presidente del Senato, Ignazio La Russa, intendono intitolare una via o una piazza ai giovani vittime del terrorismo politico di entrambe le fazioni. Sala ha espresso la sua opinione durante la commemorazione di Sergio Ramelli, studente ucciso 50 anni fa da militanti di estrema sinistra. Ha sottolineato che l’intitolazione non metterà d’accordo tutti, ma sarebbe una buona iniziativa.
La Russa ha concordato con la proposta, mostrando entusiasmo per l’idea di onorare le vittime del terrorismo. Durante la cerimonia, è emerso un conflitto con i giornalisti riguardo ai saluti romani associati a manifestazioni in memoria di Ramelli. Il presidente del Senato ha chiarito di non essere contrario all’intitolazione, anzi, l’ha considerata opportuno.
Sala ha avvertito di non cadere nella strumentalizzazione, ricordando che il Comune di Milano è stato governato da centrodestra per anni senza che si pensasse a un’intitolazione. Ha sottolineato che molti giovani, compresi quelli della sua generazione, sono stati vittime di un terrorismo brutale, spesso senza colpa.
La Russa, commemorando Enrico Pedenovi, un’altra vittima del terrorismo, ha confermato che le storie delle vittime sono diverse, ma una piazza che unisca le loro memorie in un momento tragico della storia è benvenuta. Fratelli d’Italia ha proposto una mozione per intitolare una via a Sergio Ramelli, evidenziando l’importanza di una condivisione di queste commemorazioni anche in futuro.