La digitalizzazione nel settore sanitario sta vivendo un’importante accelerazione, favorita dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e dall’impegno del Governo. Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione, annuncia progressi su diversi fronti, come la digitalizzazione della gestione dei dati, la connettività internet ultraveloce nelle strutture sanitarie e l’uso di tecnologie come AppIO e intelligenza artificiale per affrontare le liste d’attesa.
L’Italia ha registrato un notevole avanzamento, come evidenziato nell’ultimo Digital Decade Report dell’Unione Europea, dove il punteggio di maturità sull’E-Health è salito da 71 a 84, superando la media europea. Tuttavia, rimangono sfide da affrontare, come il progetto del Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 e l’implementazione del Gateway nazionale per garantire interconnessione tra i sistemi regionali.
L’adozione della cartella clinica digitale è una priorità, con un costante dialogo sulla privacy in accordo con il Garante per la protezione dei dati. Attualmente, il 91% dei medici ha utilizzato il Fascicolo Sanitario Elettronico negli ultimi 90 giorni, mentre l’uso tra i cittadini sta aumentando, raggiungendo regioni come l’Emilia-Romagna con oltre il 65%.
Il piano di digitalizzazione include anche la telemedicina e l’espansione della connettività a 6.300 strutture sanitarie in meno di due anni, grazie al finanziamento di 558 progetti per un totale di circa 300 milioni di euro. I costi sono significativi, con un investimento previsto di 800 milioni di euro solo per il FSE.
L’intelligenza artificiale sta per essere impiegata per gestire le liste d’attesa attraverso il progetto #Reg4IA, finanziato con 6,6 milioni di euro. Inoltre, l’AppIO riveste un ruolo chiave nella gestione digitale delle prenotazioni sanitarie, contribuendo a ridurre le assenze agli appuntamenti.
Rielaborazione: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.quotidiano.net