La Cisl Funzione pubblica ha accolto con favore la nomina del neo assessore regionale alla Sanità, Paolo Calcinaro, e ha sottoposto una serie di richieste per migliorare la sanità pubblica nel territorio piceno. Secondo la Cisl, la sanità pubblica marchigiana necessita di un rilancio per garantire un adeguato standard assistenziale a tutti gli utenti e ridurre la mobilità passiva.
La carenza di risorse finanziarie e di personale ha comportato il depauperamento del servizio pubblico e l’insediamento della sanità privata. La Cisl sostiene che i finanziamenti destinati alla sanità pubblica vengono in parte dirottati verso la sanità convenzionata, senza che sia stata attuata un’adeguata integrazione e cooperazione tra i due servizi.
I dipendenti della sanità pubblica del Piceno sono stati privati dei loro diritti fondamentali, sanciti dal contratto nazionale di lavoro, a causa della mancata assegnazione di risorse. La Cisl chiede un incontro con il neo assessore per rappresentare la drammatica situazione e invertire la rotta.
La Cisl Fp sottolinea inoltre che nonostante i proclami, non è cambiato nulla alla Ast di Ascoli per quanto riguarda il riconoscimento dei diritti ai dipendenti e le carenze di personale. Gli operatori vengono assegnati da un reparto all’altro senza rispetto dei regolamenti e vengono negati i diritti di carattere patrimoniale.
La Cisl replica alle accuse del direttore della Ast di Ascoli, Antonello Maraldo, di diffondere realtà distorte, proponendo di organizzare un referendum tra i dipendenti e i cittadini per valutare la soddisfazione dell’attuale gestione e della sanità pubblica. La Cisl affida al neo assessore regionale l’arduo compito di ripristinare la bontà del servizio sanitario piceno.
