La sanità è uno dei pilastri della Costituzione e deve essere salvaguardata e potenziata. Il Presidente di Azione Piemonte, Giovanni Barosini, sostiene che la sanità, insieme all’istruzione, sia centrale e che attorno a questi due pilastri si debba fare molto di più. L’articolo 32 della Costituzione riconosce l’universalità delle cure, l’equità e l’uguaglianza, ma negli ultimi anni il diritto alla salute è stato tradito dai vari governi attraverso tagli continui e progressivi.
I fondi della sanità sono stati quelli più aggrediti e aggredibili, e l’Italia è tra i Paesi che investono meno in Europa. Il diritto alla salute non è più tale, ma è diventato un privilegio. Il concetto costituzionale di raggiungere e aiutare tutti è venuto meno, e almeno 1 persona su 10 rinuncia a curarsi.
Il problema è che il finanziamento alle Regioni viene valutato in base al numero di residenti e all’età, senza considerare altri criteri critici come l’orografia dell’Italia. Ci sono inoltre criticità nei pronto soccorsi, carenza di personale e ferite aperte come le liste d’attesa. I medici preferiscono il settore privato, creando carenze critiche, e gli infermieri e gli operatori sociosanitari sono sempre meno attratti da questo lavoro a causa degli stipendi bassi e del rischio di burnout.
Barosini immagina soluzioni che possano dare risposte immediate, come benefit per i parcheggi o affitti a prezzi calmierati. Sul fronte dei medici di famiglia, una maggiore serenità dovrebbe arrivare da una revisione del numero massimo di pazienti. La popolazione anziana ha bisogno di percorsi più sostenibili e di strutture di riposo accessibili.
Sul piano sociosanitario piemontese, Barosini apprezza gli elementi apprezzabili come l’integrazione tra ospedale e territorio, le case di comunità e la digitalizzazione, ma rimangono problemi come la medicina generale e il numero dei medici di famiglia. Il progetto di digitalizzazione rimane senza spiegazioni concrete e il finanziamento della medicina territoriale è ambiguo.
Barosini auspica progressi sul nuovo ospedale e sul percorso verso il riconoscimento di Irccs, che dovrà necessariamente vedere sottoscritto l’accordo di programma per definire i tempi e la modalità di attuazione. La Costituzione detta la linea anche sulla sanità e bisogna tornare a seguirla.

