“Un governo che non ha altri argomenti sulla politica estera se non attaccare l’opposizione è un governo improvvisato”. Elly Schlein, segretaria del Pd, risponde a Giorgia Meloni dopo le sue dichiarazioni al congresso di Azione. Schlein afferma che il governo è in uno stato di confusione, evidenziando i conflitti interni tra Tajani e Salvini e l’assenza di una posizione chiara su questioni europee e internazionali. Non mostrano sostegno verso una difesa comune europea né condividono una posizione sul piano di riarmo. Sono uniti nel sottomettersi agli attacchi di Trump e ai suoi dazi sull’UE, mentre Meloni minimizza la situazione e Tajani propone di aumentare le importazioni dagli Stati Uniti.
Schlein mette in evidenza l’assurdità della posizione di Meloni, che sostiene che non ci siano alternative tra essere totalmente subordinati a Trump e abbandonare la NATO. Al contrario, secondo Schlein, l’alternativa esiste: promuovere un’integrazione europea più forte e un’autonomia strategica, superando l’unanimità e affrontando insieme i dazi attraverso un grande piano di investimenti per l’industria, il sociale e le transizioni, oltre a costruire una vera difesa comune.
Conclude dichiarando che Meloni, per motivi ideologici, non riesce a esprimere questa necessità, e si chiede come possa spiegare questa situazione a Orban. Le contraddizioni dei nazionalisti, secondo Schlein, avranno un impatto negativo sulle imprese, i lavoratori e le famiglie italiane. Insomma, l’incapacità di affrontare le critiche a Trump condanna l’Italia a una posizione marginale in Europa.
