Un recente studio condotto dall’Università di Harvard e pubblicato su Nature Medicine evidenzia come una dieta sana possa contribuire a un invecchiamento positivo, sia mentale che fisico. La ricerca ha coinvolto oltre 105 mila persone seguite per più di trent’anni, analizzando otto modelli alimentari benefici, tra cui l’AHEI, la dieta DASH, quella mediterranea alternativa e la MIND, mirata alla prevenzione di malattie neurodegenerative.
I risultati mostrano che coloro che seguono costantemente l’AHEI hanno l’86% di probabilità in più di raggiungere i 70 anni in buona salute, senza malattie croniche. La dieta proposta è basata sul consumo di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, frutta secca e grassi sani. Si consiglia di limitare gli alimenti trasformati, la carne rossa, il sale in eccesso e le bevande zuccherate, poiché un’elevata assunzione di questi prodotti può accelerare l’invecchiamento.
Il professor Frank Hu, uno degli autori dello studio, sottolinea l’importanza dell’alimentazione nella qualità della vita e nella capacità di vivere autonomamente in età avanzata, sebbene la ricerca non stabilisca un legame causale diretto. La professoressa Marta Guash-Ferre, dell’università di Copenaghen, aggiunge che una maggiore assunzione di cibi vegetali, unita a moderati consumi di alimenti animali, può favorire un invecchiamento sano. Tuttavia, solo 9.700 partecipanti nello studio rispettano i criteri di una dieta salutare, evidenziando la necessità di ulteriori interventi.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.temporeale.info