La creazione di spazi dedicati alla salute mentale sta guadagnando attenzione, con progetti che mirano a preservare e valorizzare la storia della psichiatria. Un’iniziativa recente è stata presentata per il nuovo laboratorio museale dedicato alle istituzioni manicomiali imolesi, situato nei padiglioni 10 e 12 dell’Osservanza.
Il progetto, che sarà inaugurato entro marzo 2026, ha ricevuto un impulso significativo nell’identificazione della sua missione e del suo logo, frutto di un lavoro collaborativo che ha coinvolto la cooperativa Hibou Heritage & Digital Humanities. Il museo si chiamerà “Limi”, acronimo di “Laboratorio museale sulle istituzioni manicomiali imolesi”.
Tra i materiali che costituiranno il museo figurano ricordi personali, oggetti di uso quotidiano e racconti di vita legati agli ospedali psichiatrici della città. Una campagna di raccolta di contributi, promossa dal Circondario e gestita da Bam! Strategie Culturali, ha visto partecipare circa 100 persone, di cui 74 hanno condiviso esperienze e contenuti durante un evento pubblico.
La campagna, attiva dal 24 febbraio al 30 aprile, ha utilizzato sia una piattaforma online, che ha registrato oltre 500 utenti, sia incontri dal vivo con più di 50 partecipanti. I materiali raccolti comprenderanno esperienze lavorative nel contesto manicomiale, memorie familiari e testimonianze di medici, imparentati con il periodo successivo alla riforma Basaglia.
Attualmente, in fase di studio e digitalizzazione, gli oggetti e le testimonianze sono parte integrante dell’allestimento del museo. Le interviste e i materiali generati contribuiranno a costruire un racconto collettivo e personale, con l’intento di riflettere sulla complessità della storia psichiatrica del territorio.