Il presidente dell’Associazione nazionale quadri delle amministrazioni pubbliche, Giorgio Germani, ha espresso la necessità di ridurre le funzioni delle scuole o di fornire loro le condizioni adeguate per svolgerle. Le scuole hanno il compito di gestire gli alunni, il personale, la contabilità e allo stesso tempo hanno il peso delle pubbliche amministrazioni. Tuttavia, non hanno le professionalità adeguate per fare queste cose, con 7.401 autonomie scolastiche, una per ogni scuola, spesso grandi e complesse che si trovano in più comuni e con più sedi.
I dirigenti scolastici non hanno un salario alto, ma piuttosto i docenti e i Dsga hanno un salario troppo basso, con un massimo di carriera di 42mila euro per un docente e 45mila per un Dsga, mentre un Ds può raggiungere i 100mila euro. La scuola è l’azienda più grande all’interno delle pubbliche amministrazioni, con un terzo dei dipendenti della PA che lavora nelle istituzioni scolastiche, circa 1 milione e 200mila persone.
Germani ha denunciato le criticità strutturali che bloccano la modernizzazione delle istituzioni scolastiche, come la mancanza di autonomia e risorse inadeguate, la carenza di personale con la giusta formazione. Nonostante i risultati positivi del ministro Valditara, sono ancora molti i nodi da sciogliere, come l’arretratezza normativa e gestionale, con organi collegiali fermi al 1974 e un regolamento di contabilità che deprime l’autonomia delle scuole.
Il presidente Anquap ha anche criticato il trattamento dei nuovi direttori SGA, assunti tramite concorso ma abbandonati a sé stessi senza tutoraggio o formazione, e ha denunciato l’assenza di supporto degli Uffici scolastici regionali, che non solo non aiutano ma sottraggono personale alle scuole. Infine, ha commentato la nota del ministro Valditara sui viaggi di istruzione, sottolineando la necessità di fornire alle scuole l’elenco ufficiale delle stazioni appaltanti qualificate che avrebbero dato la disponibilità a collaborare.
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