Il dibattito sulla spesa pubblica negli Stati Uniti ha raggiunto un momento cruciale. Il Senato ha approvato, dopo più di 24 ore di discussione, il piano di spesa dell’amministrazione Trump con un risultato di 51 voti favorevoli contro 50 contrari. Il voto decisivo è stato quello del vice presidente Vance, nonostante il dissenso manifestato da alcuni senatori del partito repubblicano.
Il disegno di legge propone ingenti tagli fiscali e un significativo intervento sulla spesa, per un valore complessivo di 3.300 miliardi di dollari. Tuttavia, il provvedimento ha suscitato preoccupazioni relative all’aumento del deficit e alle implicazioni dei tagli i programmi sociali, in particolare per le fasce a basso e medio reddito. La riduzione delle entrate derivanti dalle minori tassazioni si tradurrà in una diminuzione dei fondi destinati a iniziative come i sussidi alimentari e l’assistenza sanitaria.
Donald Trump ha accolto con entusiasmo l’approvazione del piano, dichiarando che le notizie ricevute dalla Florida sono state per lui “musica per le orecchie”. Ora, il provvedimento deve affrontare un’ulteriore fase di approvazione nella Camera dei Rappresentanti, dove si preannuncia un nuovo confronto. Il presidente spera di vedere la sua proposta, soprannominata “Big Beautiful Bill”, ratificata entro il 4 luglio, in un contesto politico già segnato da tensioni e divisioni.
