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venerdì – 18 Luglio 2025

Sentimenti Italiani senza Nome: Tra Letteratura e Gastronomia

La cultura e la gastronomia italiane evocano emozioni profonde e uniche, come dimostrano le riflessioni recenti su esperienze sensoriali e letterarie. Goffredo Parise, nei suoi “Sillabari”, menziona tre stimoli che attivano un “sentimento italiano senza nome”, tra cui la famosa trattoria fiorentina “Da Sostanza”, conosciuta anche come Troja, e il suo rinomato tortino di carciofi.

Questo ristorante è stato citato anche da Carlo Emilio Gadda, il quale lo usa come riferimento per descrivere uno sguardo spento in uno dei suoi personaggi. Altri ristoranti fiorentini, come “Da Bibe” e “Da Caino”, meritano attenzione per i loro nomi evocativi, spesso celebrati in letteratura.

Aldo De Rosa ha condiviso le sue riflessioni sui sentimenti italiani senza nome, suggerendo che possano emergere da scene di film di Sorrentino. Tuttavia, l’autore ha trovato alternative americane nel lavoro di Philip K. Dick. In “L’uomo nell’alto castello”, una scatola per gioielli racchiude un orologio da polso di Topolino, evocando nostalgici ricordi di un’America perduta. Analogamente, in “Tempo fuori luogo”, la visione di una donna in una rivista porta a riflessioni più profonde sulla maternità e sul desiderio.

Il riferimento a Marilyn Monroe, insignita di una sorta di mito, crea una connessione tra queste immagini e sentimenti ineludibili, estraniando i personaggi dalla loro realtà. Queste esperienze si intrecciano con le percezioni contemporanee, mentre l’autore si prepara per uno spettacolo classico a Siracusa, aggiungendo un ulteriore strato al dialogo sulla cultura e l’arte.

Rielaborazione: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.editorialedomani.it

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