La Guardia di Finanza di Milano ha avviato un sequestro preventivo d’urgenza nei confronti della filiale italiana di FedEx, per un importo oltre 46 milioni di euro, su disposizione del pm Paolo Storari. Le indagini, condotte dal Nucleo di polizia economico-finanziaria con il supporto dell’Agenzia delle Entrate, hanno rivelato una presunta frode fiscale complessa. Questa frode è emersa dall’abuso di fatture per operazioni inesistenti e dalla stipula di contratti fittizi per la somministrazione di manodopera, causando la generazione e l’uso di documenti falsi.
All’interno dell’inchiesta del pm Storari, due manager – uno italiano e uno olandese – e l’azienda stessa sono stati indagati per dichiarazione fraudolenta utilizzando fatture relative a operazioni inesistenti, per gli anni 2022 e 2023. Le indagini hanno portato alla luce gravi violazioni della normativa di settore legate alla responsabilità amministrativa degli enti.
Inoltre, i pubblici ministeri hanno menzionato una nuova clausola introdotta nel contratto nazionale collettivo Logistica e Trasporti, rinnovato il 6 dicembre, mirante a contrastare il fenomeno diffuso dei serbatoi di manodopera. Nonostante le buone intenzioni, i pm avvertono che questa iniziativa rischia di risultare inefficace senza modifiche significative alle politiche aziendali adottate nel settore. Le dichiarazioni nel decreto di sequestro evidenziano una preoccupazione per l’implementazione pratica di queste nuove disposizioni, che al momento appare incerta.