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martedì, Ottobre 8, 2024
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Sequestro di una piantagione di marijuana nel Cosentino

Una significativa operazione dei Carabinieri della Stazione di Cittadella del Capo ha portato al sequestro di una piantagione di canapa indiana nel comune di Bonifati, in provincia di Cosenza. Durante un servizio mirato, i militari hanno rinvenuto una piantagione estesa circa 250 mq, composta da circa ottanta piante alte tra i 150 e i 300 centimetri, pronte per la raccolta. La coltivazione era abilmente nascosta nella fitta vegetazione montana e dotata di un sofisticato sistema di irrigazione.

I Carabinieri, mimetizzati in diversi punti strategici, hanno atteso a lungo per intercettare eventuali coltivatori. Dopo diverse ore, sono giunti sul luogo tre uomini di Bonifati, due dei quali già conosciuti dalle forze dell’ordine per reati simili; uno di loro era stato arrestato due anni prima per lo stesso motivo. Senza rendersi conto della presenza dei Carabinieri, i tre uomini, un sessantenne, un cinquantacinquenne e un sessantunenne, hanno iniziato a raccogliere le piante.

Quando i Carabinieri hanno deciso di intervenire, i tre sono stati immediatamente circondati e bloccati. Durante il controllo, i militari hanno rinvenuto anche due sacchi di juta contenenti un totale di 6.5 kg di marijuana, evidenziando ulteriormente la gravità della situazione. La piantagione è stata successivamente sequestrata, confermando l’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto alla coltivazione e al traffico di sostanze stupefacenti.

I tre uomini coinvolti sono stati quindi posti agli arresti domiciliari, mettendo fine alle loro attività illegali. Questi eventi sottolineano non solo l’efficacia delle operazioni di polizia nel settore della lotta agli stupefacenti, ma anche l’importanza della sorveglianza del territorio da parte delle autorità competenti per prevenire la diffusione di coltivazioni illegali. La scoperta della piantagione rappresenta un passo significativo nella lotta contro il traffico di droga in Calabria, una regione che, a causa delle sue caratteristiche geografiche, è spesso utilizzata per attività illecite legate alla produzione di sostanze stupefacenti.

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