Mio padre era un uomo solare – racconta la figlia di un anziano che è morto per una probabile intossicazione alimentare in una RSA di Firenze. La settimana scorsa, la Rsa ha informato la famiglia che il pensionato di 86 anni, Gianpiero, ex magazziniere, stava per essere portato in ospedale per vomito e diarrea. Poche ore dopo, è deceduto. Lucia, la figlia, ricorda la telefonata urgente del medico che comunicava che suo padre era in condizioni gravi e che poteva morire in qualsiasi momento. Distrutti dal dolore, Lucia e la sua famiglia hanno trovato notizie sui giornali riguardo a morti sospette nella Rsa per presunta intossicazione alimentare, il cui nome non era stato divulgato. Ciò che era accaduto a Gianpiero ha spinto Lucia a presentare un esposto ai carabinieri per raccontare quanto successo.
Lucia lamenta di non aver ricevuto alcun cordoglio da parte della struttura e di aver trovato solo la fattura per i nove giorni di degenza, ammontante a circa 600 euro. Inoltre, racconta che, quando sua madre e sua zia sono andate a ritirare gli effetti personali di Gianpiero, le dipendenti dell’ufficio economico non hanno interagito con loro, giustificandosi dicendo di essere impegnate per un’emergenza. La famiglia, dopo queste esperienze, si sente abbandonata e in cerca di risposte sulla morte del loro caro, in un contesto di preoccupazione e dolore per la situazione.