Jannik Sinner si trova ad affrontare una nuova indagine legata al suo caso di presunta positività al doping, specificamente al clostebol, riscontrato durante il torneo di Indian Wells. Nonostante le difficoltà, il tennista italiano riesce a mantenere la concentrazione sul campo, ma la situazione rimane tesa. Dopo che l’Itia ha inizialmente accolto la sua tesi di contaminazione involontaria, la Wada ha presentato ricorso, e adesso si attende la decisione del Tas di Losanna.
Il processo presso il Tas è complesso e richiede del tempo; non ci si aspetta una sentenza immediata a causa dei vari passaggi tecnici necessari. Il Collegio di giudici sarà composto da tre membri: uno designato dalla Wada, uno da Sinner e il terzo, presidente del Collegio, sarà scelto tra i due giudici indicati o direttamente dal Tas. Ogni giudice di parte dovrà firmare una dichiarazione di indipendenza.
Una volta formato il Collegio, il processo potrà iniziare con l’analisi della documentazione e l’avvio delle indagini. È importante notare che il Tas non si limiterà a considerare le decisioni prese dall’Itia, poiché avvierà una propria indagine. I giudici esamineranno i documenti del ricorso e le memorie difensive, ma avranno anche la possibilità di ascoltare testimoni, tra cui Sinner, e di nominare esperti tecnici. Questo processo può richiedere tempo e non è raro che le decisioni al Tas vengano procrastinate, il che potrebbe portare a ulteriori ritardi nella risoluzione del caso. In ogni caso, è improbabile che una decisione definitiva venga presa prima di febbraio.
Sinner, ovviamente, spera in un esito favorevole e in tempi rapidi, poiché l’attesa è stressante e potrebbe influenzare il suo rendimento. Fino ad ora, ha dimostrato una grande abilità nel mantenere il focus sulla sua carriera tennistica, nonostante l’ombra di questo caso che lo accompagna. La situazione rimane quindi delicata e il tennista italiano attende con ansia il verdetto del Tas.

