Jannik Sinner affronta una nuova vicenda legale, oltre al caso clostebol. In attesa di tornare in campo a Doha per l’ATP 500 il 17 febbraio, il numero 1 del tennis mondiale si trova nella posizione di accusatore in una questione legata a delle bottiglie di vino donate a lui per Natale. Nonostante la situazione legale con la Wada, Sinner non ha accuse da cui difendersi, ma sta cercando di chiarire l’utilizzo non autorizzato della sua immagine per il vino “Rosso Jannik”.
Il legale del tennista ha scritto al Comune di Manduria, da dove è partito il dono, sottolineando che non ci sarà alcuna azione legale se non verrà più utilizzata l’immagine di Sinner. I produttori del vino hanno affermato che le 73 bottiglie erano un omaggio e non destinate alla vendita, simboleggiando il gemellaggio tra Manduria e Sesto Pusteria. Tuttavia, resta un dubbio riguardo alla tracciabilità del vino, poiché mancava la fascetta di identificazione obbligatoria.
La vicenda sembra giungere a una conclusione senza complicazioni particolari per Sinner. Pertanto, mentre questa questione legata al vino sembra risolta, l’attenzione rimane focalizzata sul caso di doping, che continuerà a occupare le notizie nei prossimi mesi, con la speranza di un epilogo favorevole per il campione altoatesino.