La sonnolenza diurna è un problema comune, spesso avvertito dopo i pasti, e può interferire con la produttività lavorativa. Sebbene si tenda a collegarla a pasti pesanti o alcol, recenti studi suggeriscono che la salute del fegato possa giocare un ruolo cruciale. Un’indagine dell’Università di Padova e dell’Institute of Pharmacology and Toxicology di Zurigo ha evidenziato un legame tra i livelli di ammoniaca nel sangue e la sonnolenza diurna. I ricercatori hanno coinvolto dieci volontari sani e dieci pazienti con cirrosi epatica, somministrando un mix di proteine in grado di aumentare i livelli ematici di ammoniaca.
I risultati, pubblicati sulla rivista “Hepatology”, hanno mostrato che un elevato tasso di ammoniaca è correlato a un incremento significativo della sonnolenza, sia nei soggetti sani sia in quelli affetti da cirrosi. Questa condizione può essere un segnale di encefalopatia epatica, che manifesta sintomi neurologici come confusione e difficoltà di concentrazione.
Un fegato danneggiato compromette la detossificazione di tossine come l’ammoniaca, incidendo negativamente sul sistema nervoso centrale. La sonnolenza diurna non deve essere considerata solo un effetto collaterale di un pasto pesante, ma può indicare problemi di salute epatica. Inoltre, il consumo eccessivo di alcol è tra le principali cause di malattie epatiche, con effetti anche sulla qualità del sonno, in particolare nei giovani.
Per prevenire le malattie epatiche, è essenziale informare i giovani sui rischi legati all’alcool e promuovere stili di vita sani, inclusa una dieta equilibrata. Una maggiore consapevolezza sulla salute del fegato potrebbe migliorare la qualità della vita di molti individui.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: www.fashionblog.it