S&P Global Ratings ha aggiornato il rating sovrano dell’Italia, elevandolo da BBB a BBB+, con conferma del rating a breve termine ad A-2 e un outlook stabile. Questa decisione riflette la stabilità politica e dei mercati italiani, nonostante si preveda una crescita limitata allo 0,6% per l’anno corrente. La stabilità del governo della premier Giorgia Meloni, sostenuto da una maggioranza parlamentare e una limitata opposizione, contribuisce a garantire continuità fino al 2027, mantenendo la stabilità dei mercati finanziari.
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha commentato che il giudizio di S&P premia la serietà della politica di bilancio del governo italiano, sottolineando la necessità di prudenza e responsabilità nel contesto attuale di incertezza. Inoltre, S&P ha indicato che l’impatto economico causato dai dazi dell’amministrazione Trump sarà gestibile, grazie agli investimenti pubblici e agli stimoli di bilancio tedeschi.
Il miglioramento del rating dell’Italia evidenzia le riserve economiche e finanziarie in crescita del paese, anche se la posizione creditoria netta è peggiorata rispetto alla situazione pre-pandemia, arrivando a circa il 15% del PIL entro la fine del 2024. Nel contempo, il credito al settore privato non finanziario è diminuito, rafforzando i bilanci di famiglie e imprese, che attualmente possiedono una posizione patrimoniale netta superiore a cinque volte il PIL. S&P conclude che queste riserve pongono l’Italia in una posizione più forte per affrontare l’aumento dei dazi statunitensi, con una tendenza che si prevede di mantenere anche nel prossimo triennio.