La tranquillità del comune di Ceraso, in provincia di Salerno, è stata scossa da un grave episodio di violenza: un cane, che rappresentava un simbolo di affetto per gli abitanti, è stato ucciso dopo essere stato ferito con un’arma da fuoco. L’allerta è scattata lunedì mattina con una chiamata anonima che segnalava la presenza dell’animale ferito lungo una strada del paese. Intervenuti tempestivamente, i membri del personale comunale hanno trovato il cane in una pozza di sangue. Trasportato d’urgenza a una clinica veterinaria, il cane è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Purtroppo, nonostante gli sforzi dei veterinari, l’animale è deceduto.
La notizia ha sconvolto la comunità, che considerava il cane non solo un randagio, ma parte integrante del gruppo. Un cittadino ha dichiarato: “Era più di un randagio, era uno di noi”, esprimendo la profonda tristezza condivisa dagli abitanti. La comunità ha risposto con indignazione mobilitandosi per dimostrare solidarietà e per chiedere giustizia.
Le autorità locali hanno avviato un’indagine per identificare il responsabile di questo atto di crudeltà. Un portavoce del Comune ha sottolineato l’importanza di non far passare inosservati gesti di questo tipo, affermando che Ceraso è una comunità accogliente che rispetta la vita in tutte le sue forme. Questo tragico evento ha riacceso il dibattito sul maltrattamento degli animali e sulla necessità di imporre sanzioni più severe per coloro che compiono tali atti violenti.
I residenti hanno chiesto giustizia per il cane, vittima di un’aggressione brutale e ingiustificabile, unendo le loro voci per affrontare la questione del rispetto nei confronti degli animali e promuovendo una cultura di protezione e cura. La comunità di Ceraso si è così unita non solo nel dolore, ma anche nella determinazione di combattere contro la violenza sugli animali, facendo appello affinché situazioni simili non si ripetano in futuro.