Il 16 e 17 giugno, a Napoli, si sono tenuti gli “Stati generali della prevenzione”, organizzati dal Ministero della Salute. L’evento ha riunito esperti di enti pubblici e privati per discutere il ruolo e le prospettive della prevenzione nel sistema sanitario. Tra i temi affrontati vi sono la sostenibilità del servizio sanitario, l’aggiornamento delle infrastrutture, le capacità di intervento nella prevenzione e la ricerca nel settore.
È stata evidenziata la necessità di un approccio sistemico e moderno, abbandonando le sopraffazioni burocratiche, e adottando il modello “One Health”, particolarmente rilevante in un contesto di invecchiamento demografico e crisi ambientale. Tuttavia, si è notata la dipendenza dell’Italia dalla produzione estera di farmaci e nella ricerca biomedica.
Durante l’evento, un “villaggio della prevenzione” ha offerto screening gratuiti e informazioni sulle diverse dimensioni della prevenzione, con un focus predominante sulla prevenzione secondaria, come i controlli medici. Si è però registrata una carenza nella discussione sulla prevenzione primaria, essenziale per affrontare le cause delle malattie.
È stato sottolineato che per migliorare la situazione sanitaria, è necessario intervenire su problematiche ambientali, come l’inquinamento causato dalle navi da crociera e gli aerei che sorvolano zone densamente abitate. La proposta è di spostare gli aeroporti lontano dalle aree residenziali e fornire elettricità alle navi in porto, mentre gli screening rimangono una misura secondaria necessaria, ma non sufficiente.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: thedailycases.com