Il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, ha esortato il governo giapponese a concedere alla banca centrale lo spazio necessario per aumentare i tassi d’interesse, intensificando il suo avvertimento a Tokyo contro il mantenimento di uno yen troppo debole attraverso tassi di interesse bassi prolungati.
Dopo queste dichiarazioni, il dollaro è sceso dello 0,3% a 151,59 yen, riacceso le aspettative di mercato su un possibile rialzo dei tassi d’interesse da parte della Banca del Giappone nel prossimo futuro. Bessent ha scritto che è incoraggiato dalla profonda comprensione del Ministro delle Finanze giapponese Satsuki Katayama su come l’Abenomics sia passata da una politica puramente reflazionistica a un programma che deve bilanciare crescita e preoccupazioni inflazionistiche per i cittadini giapponesi.
Ha aggiunto che la disponibilità del governo a concedere alla Banca del Giappone margine di manovra sarà fondamentale per ancorare le aspettative di inflazione ed evitare un’eccessiva volatilità dei tassi di cambio. Queste dichiarazioni arrivano alla vigilia della riunione di politica monetaria della BOJ, quando i mercati si aspettano ampiamente che la banca centrale non proceda ad un aumento dei tassi d’interesse.
Le osservazioni di Bessent seguono anche una dichiarazione rilasciata, in cui ha affermato di aver sollecitato una «politica monetaria solida» in Giappone per ancorare le aspettative di inflazione durante il suo incontro con Katayama. Le parole di Bessent complicano ulteriormente la situazione per il nuovo Primo Ministro Sanae Takaichi, nota sostenitrice di politiche fiscali e monetarie espansive. Bessent ha ripetutamente manifestato la sua preferenza per una politica monetaria giapponese più restrittiva nella supervisione dei colloqui commerciali e sui tassi di cambio tra Washington e Tokyo.
Alcuni analisti ritengono che Washington stia perseguendo una politica di indebolimento del dollaro per favorire le esportazioni statunitensi, esercitando così pressione sul Giappone affinché consenta un apprezzamento dello yen rispetto al dollaro.

