La situazione degli stabilimenti italiani di Stellantis sta suscitando preoccupazione tra lavoratori e sindacati. Negli ultimi anni, il gruppo è stato accusato di voler trasferire all’estero le proprie attività, dimostrando un minore interesse per l’Italia. Stellantis ha giustificato queste scelte con le difficoltà del settore automotive europeo, inclusi i costi della transizione elettrica e la concorrenza cinese. Dopo un 2024 segnato da un calo delle vendite e problemi organizzativi, anche a causa dell’uscita di Carlos Tavares, il gruppo sta cercando di riorganizzarsi per invertire la tendenza.
Un punto cruciale è lo stabilimento di Mirafiori, storicamente importante per l’automotive italiano. La produzione è diminuita drasticamente, sebbene si ripongano speranze nella nuova versione ibrida della FIAT 500, la cui produzione inizierà a novembre. Nonostante l’amore del pubblico per il modello, i costi elevati della versione elettrica ne hanno limitato il successo commerciale. La FIAT spera che la versione ibrida possa non solo affiancare la Panda, ma anche migliorare i numeri di Mirafiori.
Tuttavia, recenti decisioni, come lo spostamento della produzione della Maserati GranCabrio e GranTurismo a Modena, hanno alimentato le polemiche, preoccupando ulteriormente i sindacati e facendo temere un ridimensionamento del polo del lusso torinese. I rappresentanti sindacali chiedono maggiori certezze sulla produzione di Mirafiori, auspicando una produzione di massa che garantisca il futuro dello stabilimento.
Elaborazione AI: RassegnaNotizie.it
Fonte: derapate.allaguida.it