Moody’s ha abbassato il rating a lungo termine di Stellantis da Baa1 a Baa2, posizionandolo solo due gradini sopra il livello “junk”, anche se l’outlook è migliorato, passando da negativo a stabile. L’agenzia ha giustificato il downgrade con le difficoltà del mercato e con l’aspettativa che una ripresa significativa degli indicatori di credito sarà più complessa. Nonostante una chiusura degli scambi poco sotto la parità, dall’inizio dell’anno il titolo ha perso oltre il 24%.
La performance di Stellantis, produttore di marchi come Jeep e Fiat, è diminuita nel 2024 a causa di misure aggressive per ridurre scorte e prezzi negli Stati Uniti e ritardi nel lancio di nuovi prodotti in Europa, legati alla transizione verso piattaforme multi-energia. Il gruppo ha affrontato un “gap temporaneo” tra la cessazione della produzione di vecchi modelli e il debutto dei nuovi, riducendo consegne e ricavi.
Il lancio dei nuovi prodotti è atteso per colmare questo gap nel 2025, ma i benefici potrebbero non essere immediati. Moody’s avverte che il contesto macroeconomico e le tensioni commerciali potrebbero rallentare la ripresa attesa. Stellantis ha registrato un calo del 17% nei ricavi e un netto del 70%, con consegne in calo del 12%. Il primo trimestre del 2025 non ha mostrato segnali di cambiamento.
Attualmente, il gruppo è guidato da un comitato esecutivo ad interim, con John Elkann come presidente. Indiscrezioni indicano Antonio Filosa come possibile nuovo CEO. Il suo potenziale ruolo è attribuito anche alla necessità di affrontare l’esposizione ai dazi doganali. Moody’s ha segnalato un ulteriore peggioramento della redditività in Nord America, con un flusso di cassa industriale negativo di 6 miliardi nel 2024.
Sintesi AI da RassegnaNotizie.it
Fonte: www.ilsole24ore.com
