L’83,4% dei dipendenti italiani considera fondamentale che il proprio lavoro contribuisca al benessere olistico, fisico e psicologico. I dirigenti condividono questa priorità nel 76,8%, e anche il 88,4% degli over 55 la ritiene importante. Tuttavia, il 31,8% dei lavoratori ha sperimentato sentimenti di esaurimento, con il tasso più elevato (47,7%) tra i giovani. La maggior parte dei dipendenti (73,0%) ha affrontato stress legato al lavoro, mentre il 76,8% ha difficoltà a mantenere un equilibrio tra vita privata e professionale. Il 67,3% si è sentito frustrato per la mancanza di supporto dal datore di lavoro, e il 68,5% percepisce un ambiente lavorativo poco sano.
La “sindrome da corridoio” colpisce tre milioni di lavoratori, creando un’osmosi di ansie tra lavoro e vita personale. Il 25,7% dei dipendenti porta a lavoro problematiche della vita privata, mentre il 36,1% trasferisce le preoccupazioni lavorative a casa, con impatti negativi sulle relazioni personali.
La richiesta di supporto è alta: il 63,5% degli interpellati desidera attività come meditazione o yoga e il 38,2% ritiene che la meditazione potrebbe aiutarli a gestire lo stress. Inoltre, l’89,4% vorrebbe più tempo per se stesso, mentre l’86,2% cerca occasioni per passare del tempo con amici e familiari.
Un buon clima aziendale è fondamentale per il benessere: il 94,6% dei dipendenti indica l’importanza di buoni rapporti con colleghi e superiori, mentre l’autonomia lavorativa e la flessibilità oraria rappresentano altre dimensioni chiave per il miglioramento del benessere soggettivo.