Il Piano Strutturale di Bilancio (PSB) presentato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si focalizza sulla sostenibilità del sistema pensionistico e sulla qualità del sistema sanitario, mirando a non lasciare indietro nessuno. In un contesto di vulnerabilità internazionale, dovuto a conflitti in Ucraina e Medio Oriente, il piano, esaminato dal Consiglio dei Ministri e in attesa di approvazione parlamentare l’8 ottobre, delinea una strategia per uscire, entro il 2026, dalla procedura dell’UE per deficit eccessivo.
Uno dei principali problemi identificati è il debito pubblico, che si avvicina ai 3 mila miliardi di euro, e l’onere che comporta in termini di interessi, limitando le politiche pubbliche di crescita. Giorgetti sottolinea anche l’importanza della demografia per la sostenibilità del welfare e propone misure per sostenere la natalità e la genitorialità, come il potenziamento dell’assegno unico e la revisione dei congedi parentali per promuovere un equilibrio nei carichi di cura tra i genitori.
Il PSB prevede una riduzione graduale e decisa del deficit e del debito in rapporto al PIL, mirando a mantenere il deficit al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026, al fine di rispettare gli impegni europei. La spesa primaria netta crescerà mediamente dell’1,5% nei prossimi sette anni, con variazioni annuali delineate nel documento.
Si stima che il rapporto debito/PIL sarà fortemente influenzato dalle compensazioni fiscali legate ai Superbonus edilizi, raggiungendo 219 miliardi di euro. La riduzione del deficit sotto il 3% è prevista nel 2026 e sotto il 2% nel 2029. Il Governo conferma anche il cuneo fiscale sui redditi da lavoro dipendente e il riordino delle aliquote Irpef.
Giorgetti afferma che, nonostante le sfide globali e le difficoltà industriali, la situazione economica e di finanza pubblica dell’Italia sta migliorando. Riguardo all’evasione fiscale, il PSB prevede il consolidamento dei risultati raggiunti attraverso misure più efficaci e un approccio collaborativo fra l’amministrazione fiscale e i cittadini, per aumentare la compliance volontaria.
Infine, l’Ufficio Parlamentare di Bilancio ha convalidato il quadro macroeconomico tendenziale del PSB, ritenendolo accettabile per le principali variabili economiche, sebbene alcune previsioni risultino ottimistiche.